Intervista a Spartaco Grieco

Ben 8 organizzazioni di ricerca sportiva a livello europeo coordinate per la partnership strategica “Stop Doping – Swim Fair!” il programma di educazione al doping modulare promosso da Erasmus Plus. Spesso quando si parla di bandi europei accade frequentemente di sentire nominare la figura del professionista che si occupa della scrittura, della gestione e rendicontazione dei progetti. Chi meglio di un progettista europeo può dunque fare luce sul tema dei fondi europei?

Il Dott. Spartaco Grieco svolge la professione di European Project manager: si occupa in particolare di progetti e con questa intervista ci racconta la sua esperienza professionale, rispondendo anche ad alcune domande ricorrenti per chi si avvicina a questo settore e vorrebbe intraprendere la professione di chi scrive e gestisce progetti.

  • Come ti sei avvicinato al mondo dei fondi europei?

Nella mia via professionale non pensavo di poter mutare le mie competenze se si considera che provengo dal mondo dell’Informatica con oltre 10 anni di esperienza, poi quando meno te lo aspetti, ho visualizzato la nascita dei programmi Erasmus+ Sport . Non ho fatto altro che trasferire le mie esperienze sportive con oltre 35 anni di esperienze nel settore della Pallacanestro, allineandomi alle linee guida dei programmi europei in generale. Come tutte le esperienze realizzate , dopo tanto studio ed errori effettuati, eccoci qui.

  • Cosa ti ha spinto a partecipare a questa esperienza? Come hai conosciuto questa opportunità?

Lo Sport Indubbiamente oggi in Italia ha cambiato totalmente il suo DNA diventato molto piu Business che opportunità di viverlo come strumento per migliorare sani stili di vita. Lo sport che ho praticato fin da ragazzo mi ha permesso di vivere la mia età giovanile in maniera spensierata, senza problemi di luoghi all’aperto, non c’erano orari per poter giocare a Basket con gli amici in palestra o all’oratorio. Oggi sicuramente la sempre più stringente mancanza di opportunità nel poter esprimere un idea e favorire percorsi migliorativi nel settore dello Sport , mi  ha permesso di confrontarmi con centinaia di Stakeholder in tutta Europa, cosicché da colmare competenze conoscitive e culturali di ogni ordine e grado da trasferire ai nostri ragazzi, ma soprattutto colmare quel gap a livello culturale che i nostri territori hanno nei confronti di altri Paesi stranieri.

  • Di quali progetti ti sei occupato?

Ad oggi , attraverso il programma Erasmus+ Sport con la mia organizzazione sportiva che rappresento Asd Margherita Sport e Vita, abbiamo sviluppato 27 progetti europei all’interno di diversi topic nel settore dello Sport, come ad esempio l’inclusione sociale, lo sviluppo della Doppia Carriera negli atleti Top Level, la Parità di Genere, etc.

  • Qual è l’impatto che i fondi UE hanno sul tuo territorio? La tua regione come utilizza i fondi europei e quali sono i programmi più “gettonati”?

Indubbiamente l’impatto che si è creato in questi 6 anni e molto rilevante, basti pensare alle decine di organizzazioni sportive che abbiamo coinvolto e la capacità di trasferimento di competenze ed esperienze agli stessi istruttori, atleti, dirigenti e genitori che attraverso i progetti dei programmi europei , hanno ricevuto una conoscenza più approfondita e una maggiore cognizione delle opportunità che ci sono nei diversi Paesi europei.

  • Puoi parlarci della tua esperienza lavorativa attuale e dei progetti che stai seguendo con la tua associazione attualmente?

L’incarico ricevuto dalla Otrè Triathlon Team è arrivato in un momento importante della mia carriera professionale, soprattutto in un momento particolare e delicato dei nuovi cambiamenti macro-economici e delle sempre meno opportunità che il mondo dello Sport a livello nazionale sta ricevendo. Il progetto SDOP vedrà in prima linea il Team della Otrè  confrontarsi con importanti stakeholders a livello europeo per il miglioramento delle buone pratiche per il contrasto al Doping nel mondo del Nuoto.

Con la mia organizzazione sporiva, Asd Margherita Sport e Vita , di Magherita di Savoia(BT) ad oggi siamo operativi con 10 nuovi progetti finanziati all’interno del programma Erasmus+ Sport su diversi topic  richiesti dalla Agenzia Europea EACEA, per un totale di 27 progetti coinvolti di cui 11 attualmente completati.

  • Il ricordo più bello che leghi ai programmi europei?

Bella domanda, indubbiamente i ricordi sono tanti, ma se devo evidenziarne uno in particolare attinente il mio lavoro, risale al 2015 quando con la mia organizzazione abbiamo vinto il primo Erasmus+ Sport; non ci credevo ancora.

  • Quali sono secondo te le skills più importanti per diventare europrogettista? Cosa consiglieresti a un ragazzo che volesse avviarsi a questa professione?

E’ una domanda molto importante e non credo di essere la persona più idonea per rispondere; forse una parte è proprio all’interno di questa mia risposta, avere l’umilta di non sentirsi mai appagato, avere fame di conoscere e intraprendere, osare con cognizione dopo aver studiato tanto, ……si potrebbe continuare ancora.

Se devo dare un consiglio ai giovani che desiderano intraprendere questa carriera, sicuramente mai sentire di essere arrivato, ma soprattutto studiare, studiare, studiare e fare tanta esperienza; in questo lavoro non si finisce mai di apprendere le tante informazioni utili, unite a determinate competenze che difficilmente si possono studiare, ma appartengono alla caratteristiche personali di ognuno di noi.

Pubblicato il 7 aprile 2020 su Mondo Otrè TT. Aggiungi ai preferiti il collegamento . Lascia un commento.

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